A Walkoski







28.12.2023


Cara,


spero tu stia bene. Non sai quanto mi ha fatto piacere vederti ieri. Lo dico davvero. Ci sono tante persone che rivedo quando ritorno per Natale, un po’ per caso, un po’ perché pianificato, ma vederti e parlarti mi fa sempre un certo effetto.

Ogni volta mi sembra di rivedere la stessa ragazza che conobbi nove anni fa, con i suoi modi così spontaneamente dolci, gentili ed affettuosi; con la consapevolezza propria di una donna politica, matura ed indipendente, che ha tanto da dire e tanto da dare; e l’ambizione di una persona che voleva spaccare il mondo ed inseguire i suoi sogni, al di là di ogni ostacolo, senza paura alcuna, oltre ogni pregiudizio, oltre le discriminazioni di genere.

Mi auguro che le mie parole di ieri non siano state di turbamento, ma di riscossa.
Venivano dal cuore di chi, per quanto il tempo sia passato, ti ha voluto bene, e non solo desiderato romanticamente.

Mi piacerebbe rivederti prima di partire e, se questo non fosse possibile, se avessi bisogno di fuggire per qualche giorno, che sia tra una settimana o tra tre mesi, oppure tra un anno che sia per cambiare aria, o per passare del tempo con una persona amica, o riscoprire l’ebrezza di quella tua gioventù, anche intellettuale, che pensi essere finita, ma che è in realtà essa stessa il senso della vita, e riscoprirti e riabbracciarti, e gettare il cuore oltre l’ostacolo, per creare una discontinuità con il passato ed aprire un nuovo ciclo, che sia per una o nessuna di queste ragioni, se volessi mai rivedermi, saprai dove trovarmi.

Fino ad allora, non posso che augurarti il meglio. Quel meglio a cui solo tu, dentro di te, puoi scegliere che forma dare.

Ricordo di te come di una persona straordinaria. Spero che di questa tua straordinarietà tu possa esserne consapevole e non dimenticartene mai.

Ti abbraccio forte.


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